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Osserva. Assapora. Segna. Ricorda

Sara Delvecchio - giovanissima di Ac


Oggi, mentre guardavo la puntata di una serie televisiva mi sono soffermata in particolar modo su strette di mano, baci sulla guancia, abbracci e scene di luoghi affollati.  Mi è salita una strana sensazione. Una sensazione di ansia. Mi sembravano gesti ormai lontani, non comuni, insoliti, non familiari. In alcuni momenti mi sono chiesta “è necessario farlo?” Non mi è piaciuto. Mi è sembrato un pensiero freddo e razionale, anche triste.


Sono una ragazza, sono giovane e come tanti giovani mi è capitato di stare in luoghi affollatissimi, ammassata ad altre persone, in mezzo alla folla senza riuscire a muovermi. Se ci penso adesso mi dico, è normale? Sono stata una irresponsabile? Era proprio necessario? Non lo so. E non lo so se è necessario darsi strette di mano, baci e abbracci, e assembrarsi, ma questo eravamo noi, questa era la nostra vita, queste le nostre abitudini per mostrare affetto, in altri per sentirsi parte di una comunità.


Insomma, sentimenti diversi a seconda del gesto. Da oltre un mese non è più così. In quelle poche occasioni in cui si sta con gli altri (come quando si va al supermercato), si sta a distanza, si cerca la distanza, si guardano gli altri con fare sospetto, come se tutti fossero potenziali criminali, come se tutti lo fossimo. Siamo tutti nemici, in guerra l’uno contro l’altro. È brutto pensarlo, ma è comune farlo. Ed è questo che ci rende ciò che siamo: semplicemente uomini. Ma non lo sapevamo, non sapevamo di essere solo uomini che messi in ginocchio da un virus - un virus democratico che non fa alcuna distinzione tra bianchi neri e gialli, tra ricchi e poveri, femmine e maschi - mostrano la loro estrema debolezza nel cuore così come nella testa.


Ma guardiamo il lato positivo: questo periodo ci sta dando forse l'unica occasione nella vita di scoprire chi c'è, nonostante tutto, nonostante il mondo vada a rotoli. Osserva. Assapora. Segna. Ricorda. In questa vita sospesa c'è ancora una scelta, un'infinita creatività, l'ascolto o entrambi; c’è una penna sul tavolo, l'orecchio sul cuore e un tempo da afferrare.

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