I giorni scorrono e si fa fatica a andare avanti, da nord a sud.
Siamo tutti blindati con mascherine e guanti e ci guardiamo come fossimo nemici. Io che ho vissuto il terremoto ricordo che c’era più calore tra le persone mentre la pandemia ci tiene gli uni lontani dagli altri.
È dura e spero che tutto questo ci faccia capire che siamo tutti uguali: a prescindere dalla fede, per chi ce l'ha, o dal colore della pelle, siamo tutti sulla stessa barca. Tutto questo ci faccia apprezzare la libertà e dare il giusto valore alla vita.
Con il Comitato “La Voce Di Valle” cerchiamo di non restare indifferenti a quello che ci circonda, piccoli segnali, anche se non tutti condividono e, magari, ci deridono.
Ma noi che amiamo la vita e i nostri spazzi andiamo avanti, non ci arrendiamo.
Voglio ringraziare tutti quelli che stanno lavorando per tutelarci e salvare quante più vite possibile.
Noi possiamo contribuire restando in casa per non rendere inutile il loro impegno.
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