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Non uno slogan. Ma uno stile di vita

Aggiornamento: 9 apr 2020

*Ilaria da Torino


Chi avrebbe mai pensato che le nostre vite si sarebbero ritrovate, un giorno, ad affrontare una situazione come quella che stiamo vivendo! Una situazione inimmaginabile, più grande di noi tutti. 


Come tanti, anche io mi sento di dire che "Andrà tutto bene", perché il messaggio che dobbiamo diffondere è un messaggio di speranza, di fiducia e di vicinanza a chi, in questi giorni, sta toccando con mano la drammaticità di questa emergenza. Un virus che non ha colore politico ma attacca indifferentemente tutti. Non è il tempo della polemica, della critica fine a se stessa, ma un tempo in cui siamo chiamati ad essere umani, pur con i nostri limiti e le nostre fragilità, e responsabili, perché l'incoscienza di uno, può compromettere la sicurezza di tanti. Viviamo queste regole non come limitazioni della nostra libertà, che è sacrosanta, ma  come scelte consapevoli e necessarie per il bene e la salute di tutti. Ai più piccoli, ai giovanissimi, rivolgo un pensiero semplice: domani forse sorrideremo ripensando ai giorni che abbiamo vissuto costretti tra le quattro mura di casa a reinventarci, a sopportare la dura convivenza, a mantenere i nervi saldi perché le giornate sembrano tutte uguali e a immaginare cose da fare per tenerci impegnati e far viaggiare la mente.


Ne sono sicura, alla fine, ringrazieremo Dio per averci donato anche questo tempo di croce, di riflessione e di deserto, e non a caso in questo periodo (?), chissà!?! Ringrazieremo per averci donato un tempo diverso da vivere, un tempo tecnologico, perché senza cellulare, tablet e pc ci saremmo sentiti sicuramente più soli, un tempo unico da non sprecare. E non importa se ogni giorno mangiamo come se non ci fosse un domani, se l'orologio sembra battere sempre la stessa ora, se le nostre terga avranno la forma del divano, se avremo esaurito tutta la nostra creatività, se la nostra casa sarà così disinfettata e igienizzata che "Coronavirus scansati", se noi povere donne arriveremo ad aprile/maggio con una ricrescita paurosa e un baffetto indegno, l'importante è che ne usciremo e lo faremo tutti insieme. "Io resto a casa, che non sia solo uno slogan, ma ora  più che mai uno stile di vita."


Scusate qualche battuta per sdrammatizzare.

Un abbraccio.

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